martedì 29 dicembre 2015

APPELLO URGENTE 29.12.15

Tra i profughi  appena sbarcati nel porto di Palermo, ci sono 50 MINORI non accompagnati dagli 11 ai 16 anni molto denutriti e privi di indumenti da indossare. 
Servono tute, pullover, pantaloni, giacconi, calze, biancheria intima.
La consegna va fatta alla CARITAS in vicolo SAN CARLO a Piazza Rivoluzione. 
Contattate Chiara Pecorella (320/9115860) o Salvo Rizzuto (329.3491782).
Non è necessario posteggiare in quanto verranno gli stessi operatori a prendere gli indumenti dalla vostra auto.

Grazie e divulgate.
Vincenzo Marino

Suggerimento percorso in auto per Piazza Rivoluzione: 
dalla Cala - imboccare C.so Vittorio Emanuele (altezza Piazza Marina) e percorrerlo - girare a sinistra (riferimento croce verde farmacia) e imboccare via Visita Poveri, strada che porta a P.zza Cassa di Risparmio (P.zza Borsa) - in fondo alla piazza girare a sinistra per via Calascibetta - percorrere tutta la via e alla fine girare a destra su via Alessandro Paternostro - continuare sempre dritto per via Aragona fino a P.zza Rivoluzione.
  • ricevuto da Direttore Centro Servizi Volontariato Palermo



    

venerdì 4 dicembre 2015

Salvatore Crispi continua nelle sue battaglie

Palermo, 3 dicembre 2015

In occasione della Giornata internazionale delle Persone disabili, il Centro Servizi per il Volontariato di Palermo ha organizzato un incontro cittadino per ricordare l’impegno straordinario di Salvatore Crispi per il superamento delle barriere visibili ed invisibili che giornalmente ostacolano una vita “normale” ai Cittadini disabili ed ai loro familiari.
L’incontro svoltosi presso l’aula Rostagno di Palazzo delle Aquile, ha registrato gli interventi istituzionali del Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando, di Alberto Mangano Presidente della Vi commissione - lavori pubblici, urbanistica, edilizia privata e residenziale, edilizia scolastica, edilizia pericolante, di Gaspare Lo Nigro componente IV Commissione - igiene e sanità, servizi ecologici, solidarietà sociale, sicurezza sociale, alloggi, che ha garantito costantemente la propria presenza.
Ha voluto offrire un proprio contributo Antonella Monastra, componente della I Commissione - affari generali e organizzazione amministrativa e tecnica degli uffici, informatizzazione dei servizi, personale, affari legali e contenzioso, vigili urbani, traffico.
È stata apprezzata la presenza di Francesco Bertolino componente VII Commissione - patrimonio, bilancio, finanze e tributi ed un genuino saluto, causa impegni istituzionali, da parte di Giusy Scafidi, Presidente della IV Commissione.
Da riportare, anche, la presenza di funzionari della Pubblica Amministrazione e di Associazioni che hanno desiderato testimoniare, in qualità di Cittadini, l’impegno e la figura di uomo e di Volontario di Salvatore Crispi.
Non sono mancati momenti toccanti di commozione durante le testimonianze di Maurizio Crispi, fratello di Salvatore, e di Alberto Bilardo, ventenne, con la passione per la fotografia,  che ha evidenziato come la forza di volontà l’ha aiutato ad alleviare ed a superare gli ostacoli che nel corso della sua giovane esistenza si è trovato ad affrontare.
Come da programma, sono intervenuti il direttore del CeSVoP Alberto Giampino ed i componenti della Cabina di regia di Palermo: Enzo Bisconti, Francesco Sanfilippo e Vincenzo Marino, in qualità di moderatore.
Presenti, anche, Silvana Pampillonia e Cristoforo Grotta, che ha fattivamente collaborato alla realizzazione dell’evento.
Sono intervenuti, inoltre, Francesco La Barbera referente per le OO.dd.VV. del Laboratorio cittadino istituito dall’Area scuola e realtà dell’infanzia, e Nino Rocca del Comitato lotta per la casa. 
I vari interventi programmati e non, hanno condotto ad alcune conclusioni da attenzionare e portare avanti.
- Barriere architettoniche;
- Piani di emergenza e di evacuazione negli Istituti scolastici in presenza di disabili;
- Azioni ed interventi per Cittadini disabili over 18;
- Fondi adeguati per le fragilità sociali.
Inoltre, per l’istituzione del Garante cittadino per la tutela dei diritti delle Persone disabili, il Presidente del Consiglio comunale, a nome anche del sindaco Leoluca Orlando, ha assicurato che il regolamento e tutti gli atti conseguenziali saranno approvati, ma, ormai, ad anno nuovo.
A seguito di diversi interventi tra i quali quelli di Fiorella Acanfora, Antonella Balistreri e Rosario Fiolo, si è convenuto che il Coordinamento H dovrà continuare ad esistere.
Tali affermazioni sono state ribadite nell'intervento conclusivo di Francesco Sanfilippo, sottolineando, anche, che azzerare il Coordinamento H sarebbe come fare morire Salvatore Crispi una seconda volta.
Si auspica che, nel prossimo futuro, la forza del Coordinamento H agglomeri tutte le componenti del Terzo Settore per un ponte comunicativo e di rete, anche in virtù dell’articolo 118 della Costituzione italiana. 

Si desidera ringraziare la fattiva collaborazione di Danilo Conigliaro del CeSVoP per l’impegno profuso per la realizzazione delle locandine, nonostante gli imprevisti tecnici sopravvenuti.    

martedì 1 dicembre 2015

3 DICEMBRE 2015 ore 16.00 - L'IMPEGNO Dl SALVATORE CRISPI, IL GIGANTE DEI DIRITTI DEI DISABILI

Le persone con fragilità e con disabilità e i loro familiari, vivono quotidianamente con molti disagi, spesso in maniera drammatica e in condizioni poco dignitose.

Volete prendere il loro posto o sostenere il riconoscimento dei diritti?

Partecipazione e condivisione

domenica 29 novembre 2015

Marcia per il clima a Palermo...io Salvatore Crispi

La città di Palermo si è mobilitata per il clima ed io ho desiderato esserci, per testimoniare, a nome delle Persone disabili, che anche la diversità ha un'anima, un cuore, un senso di appartenenza ed il rispetto  per l'ambiente e per la pace nel mondo, che ci aiutano a superare anche quella paura che i recenti atti terroristici hanno trasmesso a molti Cittadini.

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Anche in questa circostanza abbiamo voluto essere VISIBILI. 
Era alquanto difficoltoso raggiungere e partecipare al sit-in  svolto a piazza Verdi, e quindi abbiamo deciso di presenziare alla Regata per il Clima, organizzata  alla Cala, dalla Lega Navale Italiana. 
La scelta del luogo è stata anche condizionata dalla partecipazione alla regata di Alberto, un fantastico ventenne, recentemente conosciuto e che ha realizzato una pagina FB "Barriere invisibili". Forza Alberto, non mollare mai.

martedì 17 novembre 2015

I giovani promuovono la raccolta differenziata, è l'azione 'green' per eccellenza

Pubblicato il: 17/11/2015 17:47

Giovani preoccupati per l'ambiente e convinti sostenitori della raccolta differenziata. E' in sintesi quanto emerge dalla ricerca "Gli adolescenti, lo sviluppo sostenibile e il riciclo" condotta da Astra per Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, che ha intervistato un campione di giovani tra i 15 e i 19 anni.
L’87% dei giovani intervistati ha dichiarato infatti che fare la raccolta differenziata è indicatore di senso civico perché insegna a pensare alla collettività: sottrarre rifiuti alla discarica è il metodo più efficace per tenere pulito l’ambiente in cui tutti noi viviamo. La raccolta differenziata è la prima azione che il campione associa al concetto di "sviluppo sostenibile".

E' quanto sostenuto dalla nostra Associazione, in sinergia con Luci nelle mani, in occasione della Giornata inaugurale della scuola il 23 settembre 2015 attraverso il progetto laboratorio "il perimetro educativo".
Diverse scuole primarie hanno dimostrato interesse, anche se alcune hanno asserito che già un percorso simile l'avevano avviato( ma noi restiamo in attesa).
In accordo con altre Associazioni che fanno parte della rete Palermo pulita, avremmo anche offerto informazioni e conoscenze teorico-pratiche sulla differenziata e sul riciclo, entrambi viste come risorsa di un territorio nell'ottica dello sviluppo sostenibile.
Noi sosteniamo che i concetti civici di base, purtroppo, diversi adolescenti non li posseggono in quanto non hanno ancora interiorizzato che il rispetto della città nella quale viviamo è fondamentale.
Alcuni, ma includiamo anche i meno giovani, ritengono a torto che tutto ciò che si trova al di  fuori dalla propria abitazione "è terra di nessuno".
Molti non hanno ancora chiaro il concetto dei Beni Comuni, e per tale motivo il CeSVoP in accordo con il Laboratorio per la sussidiarietà (http://www.labsus.org/category/beni-comuni/) e tante Associazioni, promuovono azioni per informare i Cittadini e per attivare il Comune di Palermo.
Diverse altre Amministrazioni della Sicilia si rese disponibili in tal senso, comprendendo che, ormai, i patti di collaborazione ed il regolamento per i beni comuni, sono percorsi obbligati.

per leggere l'articolo cliccare qui.

lunedì 9 novembre 2015

PALERMO CITTA' EDUCATIVA - Assemblea per nomina Referenti Laboratorio Cittadino

Palermo 9 novembre 2015

A seguito dell'odierna convocazione da parte dell'Assessorato alla scuola e realtà dell'infanzia, diffusa anche dal CeSVoP e dal Garante per l'infanzia e l'adolescenza, si sono riunite le Associazioni di Volontariato, le Associazioni di promozione sociale e le Cooperative sociali.
L'Assessore prof.ssa Barbara Evola, la dott.ssa Cecilia Villanova, il proprio staff ed il Garante Pasquale D'Andrea, hanno edotto i presenti sulle finalità relative alla prosecuzione del percorso intrapreso a novembre del 2014 e concluso a febbraio 2015.
Tale iniziativa  è stata concretizzata con la delibera di Giunta Municipale, n. 131 del 28 luglio 2015, di Palermo città educativa - tutta la città EDUCA.
La citata delibera prevede presso il richiamato Assessorato, di istituire un laboratorio cittadino, nel quale saranno incluse scuole, istituzioni, ecc.
Le tre tipologie presenti che avevano sottoscritto il patto, sono state suddivise in sottogruppi, con il compito di eleggere il proprio referente per il laboratorio cittadino.
Per la tipologia inerente alle Associazioni di Volontariato è stato eletto Francesco La Barbera.

venerdì 30 ottobre 2015

Si è concluso a Villa Niscemi – Palermo - il convegno "Gestione partecipata dei beni comuni".

Palermo 29 ottobre 2015 
Secondo Seminario, organizzato e fortemente voluto dal CeSVoP. sul tema della gestione corresponsabile dei beni comuni, tramite l’utilizzo di nuove forme di gestione, come il “REGOLAMENTO SULLA COLLABO-RAZIONE TRA CITTADINI E AMMI-NISTRAZIONE PER LA CURA E LA RIGENERAZIONE DEI BENI COMUNI URBANI”.
A Villa Niscemi, Sala delle Carrozze, Volontari ed Amministratori dei Comuni si sono incontrati per lavorare su strumenti e su indicazioni in merito alla gestione corresponsabile dei beni comuni. Referente, anche di questo seminario, è stata la Dott.ssa Daniela Ciaffi, Componente del Consiglio direttivo di Labsus (Laboratorio di Sussidiarietà).
I beni comuni sono a titolarità diffusa, cioè appartengono a tutti e a nessuno. Tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può o deve vantare pretese esclusive.
Infatti l’articolo 118  della Costituzione italiana cita, tra l’altro, che Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.
Intensa compartecipazione ed interventi dei presenti che hanno esposto i percorsi, le iniziative, le azioni svolte, intraprese e quelle in fase di attuazione.
Giornata importante che ha desiderato sostenere le OO.dd.VV. verso una concreta e responsabile formazione partecipata al cambiamento e comprendere che la gestione dei beni comuni è possibile, come stanno a testimoniare le adozioni del regolamento da parte di molti Comuni, anche della Sicilia.
"Collaborazione è qualcosa di diverso da partecipazione: il patto di collaborazione mette tutti sullo stesso piano di dignità".
"Bisogna spostare l'asse della partecipazione alla collaborazione" e ragionare anche sul ri-uso degli spazi dismessi.
Daniela Ciaffi, componente del Consiglio direttivo di Labsus (Laboratorio di Sussidiarietà) Dal 2011 Ricercatrice universitaria nel settore Sociologia dell'Ambiente, della Città e del Territorio presso l'Università di Palermo, Dipartimento DEMS di Studi Europei e della Integrazione Internazionale. Dal 2009 Membro del gruppo di coordinamento scientifico della Postgraduate School "Habitat, Tecnologia e Sviluppo del Centro di Ricerca e Documentazione Paesi in Via di Sviluppo" del Politecnico di Torino. Dal 2004 al 2012 Assegnista di ricerca sul tema Politiche e Progetti Partecipativi presso il Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino. Nel 2004 Dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale e Sviluppo Locale.
ATTIVITA' DIDATTICA

Insegna Urban Policies and Community Strategies nel Corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali per la Cooperazione e lo Sviluppo - Curriculum Relazioni Internazionali per la Mediazione e l'Integrazione. Docente del Workshop “Spazi collettivi” della Postgraduate School "Habitat, Tecnologia e Sviluppo del Centro di Ricerca e Documentazione Paesi in Via di Sviluppo" del Politecnico di Torino.
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venerdì 23 ottobre 2015

STATI GENERALI DELLA SOCIETÀ' CIVILE - Gela 24 e 25 ottobre 2015 - un esempio per tutti

Quanto hanno prodotto le Associazioni di Gela deve essere un esempio per tutte le Amministrazioni comunali, non solo della Sicilia ma di tutta Italia.
E' tra le prime città che ha concretizzato la realizzazione della Casa del Volontariato ed il giorno 25 porterà all'attenzione del Consiglio comunale il Regolamento sulla collaborazione tra Cittadini e Pubblica amministrazione per la rigenerazione dei beni comuni urbani. Beni pubblici abbandonati, trascurati, in disuso che devono essere ritenuti patrimonio comune e restituiti alla cittadinanza.
Tali tematiche sono state portate avanti dalle Associazioni di Volontariato, da singoli Cittadini e dal CeSVoP anche nei confronti del Comune di Palermo.
Riteniamo che, ormai, i tempi siano maturi affinché Palermo possa mostrarsi al passo con quanto richiede la Società civile  ed offrire risposte concrete ai Cittadini.
Il Comune di Palermo, in questi ultimi mesi, ha portato avanti diversi bandi ed iniziative, ma gli stessi risultano contemplati nell'articolato del Regolamento citato.
Dal sito del Laboratorio per la sussidiarietà, che ha accompagnato Associazioni e Pubbliche amministrazioni ad adottare il Regolamento, ad oggi, leggiamo che 57 Comuni l'hanno già adottato e 79 sono in via di definizione.
Concludiamo riportando quanto citato sul sito di Labsus: 

Convincerti che ti conviene prenderti cura dei luoghi in cui vivi, perché dalla qualità dei beni comuni materiali e immateriali dipende la qualità della tua vita. 
Il tempo della delega è finito. 
L'Italia ha bisogno di cittadini attivi, responsabili e solidali.


Tutto pronto per la decima edizione degli Stati Generali della Società Civile promossi dalle Associazioni di Volontariato di Gela che dal 2004 lavorano in rete. Gli Stati Generali della Società Civile di Gela, promossi dalla Casa del Volontariato, dal Coordinamento delle Associazioni, dal MoVI e sostenute dal CeSVoP, sono una straordinaria occasione per costruire forme socialmente condivise di governo della città rafforzando le reti locali esistenti e i loro sistemi democratici di decisione per consentire il fermentarsi della coesione sociale e il moltiplicarsi della solidarietà.
Le associazioni di Gela e i rappresentanti della società civile che vorranno intervenire, proporranno al Consiglio Comunale di Gela, l'adozione di un regolamento sulla collaborazione tra cittadini e istituzioni per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Il lavoro è frutto della collaborazione tra le associazioni del territorio e Labus, laboratorio per la Sussidiarietà, presieduto dal prof. Gregorio Arena, che ha relazionato a Gela nel giugno del 2013.

La diffusione in tutta Italia del Regolamento sulla collaborazione fra cittadini e amministrazioni per la cura dei beni comuni ha introdotto un elemento nuovo che a sua volta influisce sulla definizione dei beni comuni. Esso ha infatti consentito di inquadrare giuridicamente le attività di cura dei beni comuni finora compiute spontaneamente dai cittadini attivi, regolando con precisione ruoli e responsabilità rispettive dei cittadini e delle amministrazioni e dando durata nel tempo alle attività di cura, sviluppo e rigenerazione. Il Regolamento, in altri termini, sarà vita ad  un legame duraturo e strutturato fra la comunità composta dai cittadini attivi ed i beni comuni oggetto del loro intervento. Quelli cui si pensa di solito quando si parla di cura condivisa dei beni comuni sono i beni pubblici abbandonati, non più utilizzati dalle amministrazioni pubbliche centrali e locali per i fini per cui erano stati costruiti e dunque sottoutilizzati. Sarà il sociologo e giornalista, Francesco Pira, docente di comunicazione all’Università di Messina a coordinare domenica 25 ottobre alle 10,30 presso il Palazzo Ex Convitto Pignatelli, uno degli appuntamenti più importanti degli Stati Generali della Società Civile, a cui è stato invitato l'intero Consiglio Comunale di Gela.

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sabato 17 ottobre 2015

la Rete Palermo pulita per la salvaguardia di un bene comune

Come da programmazione, il 17 ottobre 2015 la Rete Palermo pulita si è data appuntamento alla foce del fiume Oreto.
All’indomani della Giornata mondiale dell’alimentazione è opportuno ricordare alcuni spunti della Carta di Milano, il documento che rappresenta l’eredità di Expo. Tra i temi della Carta desideriamo ricordare: diritto al cibo, lotta allo spreco, educazione alimentare e ambientale, tutela del suolo agricolo, contrasto al lavoro irregolare, sostegno al reddito, ricerca, cibo patrimonio culturale, contrasto ai cambiamenti climatici (ndr).
E’ da sottolineare che presso l’Ecomuseo del mare era in svolgimento il convegno “nuove pratiche con il Sud” che, come da programma, affrontava il tema principale del rapporto tra sociale e cultura attorno a quello più ampio dei beni comuni, degli “spazi” di una comunità, intesi sia come luoghi fisici ma anche come spazi di incontro e di partecipazione, da recuperare e valorizzare. “NUOVE PRATICHE CON IL SUD” unisce persone e organizzazioni dell’innovazione sociale e culturale per conoscere, sognare, progettare spazi possibili, spazi del possibile. Gli “spazi da non perdere” sono quelli rigenerati da comunità di persone attive, occasioni di cambiamento e lavoro, sono gli spazi che pubblico e privato possono abitare insieme per il benessere comune. Esistono e si possono incontrare, ma perché si moltiplichino bisogna conoscerli, dargli valore, cambiare prospettiva, fargli spazio. Va in questa direzione la scelta di realizzare la manifestazione all’Ecomuseo Mare Memoria Viva, curato da CLAC con il Comune di Palermo e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD attraverso un progetto sociale, culturale, di rigenerazione urbana.

La tre giorni dedicata a tali pratiche perfettamente collima con quanto da diversi anni porta avanti la Rete Palermo pulita (gruppo su Facebook), che si batte per restituire e valorizzare gli spazi da non perdere al fine di restituirli ai Cittadini.
Si tratta di porre nel giusto risalto la ricchezza dei beni comuni, spesso offesi, deturpati, ignorati ed abbandonati.
La responsabile della rete – Filippa Alfano – sottolinea che la tappa era anche un’escursione per mostrare ai partecipanti, ed a quei Cittadini che si sono liberamente affiancati, le condizioni in cui si rivela il fiume.
Gli Aderenti alla Rete Palermo pulita non desiderano sostituirsi, come più volte affermato, alla Pubblica amministrazione, ma ambiscono liberamente, gratuitamente e nel puro e nel concreto spirito del Volontariato, collaborare e sensibilizzare sia la Pubblica amministrazione sia i Cittadini, con particolare riferimento alle giovani generazioni.
In tale direzione nasce la collaborazione con le Risorse Ambiente Palermo, con la quale si coordina il ritiro dei rifiuti differenziati ed il patrocinio del Comune di Palermo.
La tappa di oggi è stata un’ ulteriore occasione per dimostrare come tali spontanee iniziative hanno necessità di moltiplicarsi.
Il bene comune, antistante l’Ecomuseo ed oggetto dell’odierna tappa, si trova in uno stato di degrado, dettato dall'abitudine di “alcuni cittadini” di destinarlo a pubblica discarica.
Laterizi, frigoriferi, compensato, vetroresina, copertoni d’auto, eternit, vetro ecc, sono alcuni dei principali “reperti” recuperati da noi Volontari.
Senza tale intervento il tutto si sarebbe riversato nel fiume Oreto e, successivamente,  nel mare (altro bene comune).
Non avevamo i mezzi per portare via i rifiuti speciali che abbiamo trovato – prosegue Filippa Alfano – abbiamo, pertanto contattato chi di competenza.
In contemporanea la Cooperativa Immagine ha fatto osservare lo stato di salute e la vegetazione del fiume in una parte più alta della foce, in quanto maggiormente salvaguardata e tutelata. La Cooperativa sociale alla fine della giornata ha offerto una degustazione di prodotti biologici.
L’iniziativa è stata promossa dalle Associazioni Panagiotis, MareVivo Sicilia, Anfe, Partecipalermo, Radio Segugio, Il Genio di Palermo, Palermo Indignata, Movimento dei Cittadini Sicilia, Argento Vivo, Accademia della Subacquea, Luce nelle mani, Aices, Società Cooperativa Immagine, Passportout, Arciragazzi e Oasi del Sorriso.


venerdì 9 ottobre 2015

La Sicilia non riparte Qui un disastro infrastrutturale

Quanto affermato dalla presidente della Camera, ci auguriamo che non resti solo un'intervista al quotidiano La Sicilia.
Necessita un impegno concreto ed immediato del Governo al fine di rendere "giustizia" non solo alle Regioni del sud, ma alla Sicilia indebitamente e costantemente deturpata e devastata.
Evidenziamo, tra le maggiori criticità, la disoccupazione e la qualità della vita di tutti i Cittadini, che al loro interno prevedono una serie di interventi e di azioni tali da fare procedere verso il superamento del "disastro strutturale".
L'occasione è opportuna per ribadire la necessità legislativa contro il mobbing e quanto ad esso collegato, a vantaggio di tutte quelle Persone che meritano giustizia e dignità lavorativa.


ROMA 9 ottobre 2015
 "Il Mezzogiorno deve tornare al centro dell'agenda del governo".
Lo afferma la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un'intervista a La Sicilia, nella quale sottolinea che la regione, "come gran parte del Sud, non riesce a ripartire. C'è stato un aumento della disoccupazione più alto che al centro-nord" e "c'è bisogno di approfondire il tema, ma anche di arrivare a degli impegni concreti" con un "intervento innovativo dello Stato". "Ci vuole - prosegue - una presa d'atto, ma anche un impegno formale del governo".
In Sicilia, in particolare, osserva la presidente della Camera, "c'è un vero disastro infrastrutturale".

"È un nodo cruciale - osserva - che penalizza l'Isola, l'economia e la qualità della vita dei cittadini". "Sono consapevole - aggiunge - del disagio enorme che vive quest'isola e credo che sia una delle priorità da affrontare": prima del Ponte sullo Stretto "c'è da fare altro". Boldrini parla anche della questione migranti, e dice dopo la 'relocation' serve "un'Europa 2.0 che riesca a risolvere i problemi che nessuno Stato da solo può gestire". Per quanto riguarda l'intervento in Iraq, sottolinea che le guerre "non risolvono quasi mai i problemi" ma "rischiano di aggravarli". Nel caso dei raid, "per il cambiamento delle regole d'ingaggio del nostro impegno è ovvio che ci sia bisogno di un passaggio in Parlamento". Infine, parlando dell'omicidio di Giordana, la ventenne uccisa a Nicolosi, Boldrini sottolinea che "se una donna si affida alla giustizia, perché è vittima di stalking, non può essere lasciata sola. Bisogna proteggere la donna che denuncia".

mercoledì 7 ottobre 2015

Riceviamo, pubblicizziamo  e diffondiamo in quanto, come descritto nel blogger di riferimento, secondo le ultime ricerche, condotte da EU Kids Online, il 56% dei genitori di minori, che hanno subito atti di cyberbullismo, non è consapevole di quello che accade ai propri figli o lo esclude.
Anche la scuola ha previsto interventi straordinari, in quanto il fenomeno è realmente allarmante.
Gli adolescenti, se non seguiti, possono anche estremizzare scelte di "non vita".

La giornalista Cetty Mannino presenta il blog www.intreccio.eu, con l'invito a visionare ogni pagina.


E’ importante fare rete per prevenire ed informare.

giovedì 1 ottobre 2015

Italia, paese più ''vecchio'' d'Europa: nel 2050 gli anziani raddoppieranno

Condividiamo l'articolo pubblicato da Redattore Sociale, anche perché domani 2 ottobre si "festeggiano i Nonni".
La situazione è drammatica se pensiamo a quanti anziani, in special modo nella nostra Sicilia, vivono in condizioni di estremo disagio sociale.
I tagli alla sanità ed alla spesa sociale aggravano la situazione globale.
Le Associazioni di Volontariato fanno quanto è nelle loro possibilità, ma è triste osservare che Cittadini, che hanno dato tanto, oggi ricevono ben poco, anche in termini di dignità e di rispetto.
Forse lo Stato sociale, che dovrebbe convergere le proprie attenzioni legislative sui principi base della solidarietà, è ancora in tempo ad invertire rotta al fine di evitare che tra pochi anni la situazione degeneri inesorabilmente.

Roma  01 ottobre 2015

Grazie ai progressi della medicina e della ricerca, la popolazione mondiale di età superiore ai 60 anni raddoppierà entro il 2050, passando dai 900 milioni di individui di oggi a quasi 2 miliardi, e supererà il numero dei bambini di età inferiore a 5 anni entro il 2020. E' quanto emerge dal nuovo Rapporto sull'Invecchiamento e la Salute lanciato oggi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità alla vigilia della Giornata Internazionale degli Anziani in programma il 1°ottobre. Secondo le stime dell'Oms, a livello globale, la popolazione aumenta a ritmi sempre più veloci: oggi, per la prima volta nella storia, la maggior parte delle persone raggiungono e superano i 60 anni, mentre 125 milioni di persone nel mondo raggiungono gli 80; entro il 2050 la maggior parte di questi- 120 milioni- vivranno in Cina, mentre 434 milioni nel resto mondo. ‘Oggi, la maggior parte delle persone, anche nei paesi più poveri, vivono sempre più a lungo- afferma Flavia Bustreo Vice Direttore Generale Salute delle Donne e dei Bambini presso l''Oms- Ma questo non è sufficiente. Dobbiamo garantire che la terza età sia vissuta in salute, consentendo l''accesso alle cure anche a chi vive in condizioni svantaggiate e continuare a lavorare insieme ai Paesi per aumentare la qualità della vita delle persone anziane. Il raggiungimento di questo obiettivo non sarà solo un bene per le persone anziane, ma sarà un bene per la società nel suo complesso’.
Nel 2050, secondo il Rapporto dell''Oms, l'80% della popolazione anziana vivrà nei Paesi a medio e basso reddito. E mentre in Europa, la popolazione anziana è aumentata dal 10% al 20% in circa 150 anni, nei paesi come Brasile, Cina e India ci vorranno poco più di 20 anni per raggiungere lo stesso cambiamento. L'Italia, grazie ad alcuni dei fattori che hanno contribuito a raggiungere un'alta qualità della vita- dall'accessibilità universale delle cure, all'alto livello del sistema sanitario tra cui anche i risultati raggiunti nella salute materno-infantile - si attesta al secondo posto per popolazione più anziana al mondo: il 21,4% dei cittadini è over 65 e il 6,4% è over 80, seconda solo al Giappone, e medaglia d'oro d'Europa seguita da Germania e Portogallo. Così in un comunicato l''Istituto Nazionale per la Comunicazione. Ma nei prossimi 20 anni circa anche Cile, Cina, Iran e Russia avranno una proporzione simile di popolazione anziana come quella del Giappone, il paese con il più alto tasso di popolazione anziana nel mondo. Un fattore che giocherà un ruolo chiave nell''opportunità di reinventarsi delle società sarà proprio la scommessa da vincere per la salute delle persone anziane. Ciò sarà  particolarmente importante per le donne, che costituiscono la maggioranza delle persone anziane e che forniscono gran parte della cura familiare per coloro che non possono più prendersi cura di se stessi. ‘Avendo lavorato spesso in casa, le donne più anziane possono avere minori pensioni e sussidi, un minor accesso alle cure sanitarie e ai servizi sociali rispetto agli uomini. Le donne anziane hanno anche un rischio maggiore di abusi e, in generale, peggiori condizioni di salute’ spiega Flavia Bustreo.

INVECCHIAMENTO, UN'OCCASIONE MANCATA PER LA SOCIETÀ. 
Il Rapporto rivede lo stereotipo degli anziani come persone fragili e dipendenti, mettendo in evidenza come spesso il contributo degli anziani venga tenuto poco in considerazione. Infatti, mentre alcune persone anziane richiedono assistenza e sostegno, la popolazione anziana in generale è molto diversa e offre molteplici contributi alle famiglie, alle comunità e alla società in un senso più ampio. Contributi che, da quanto emerge nel Rapporto, superano di gran lunga tutti gli investimenti che potrebbero essere necessari per fornire i servizi sanitari, l''assistenza a lungo termine e la sicurezza sociale, che le popolazioni più anziane richiedono. In questa direzione, è importante che la politica sposti l''attenzione dal controllo dei costi ad una maggiore attenzione per consentire agli anziani di fare le cose che contano per loro. ‘Guardando al futuro, dobbiamo apprezzare l''importanza dell''invecchiamento nella vita delle donne, in particolare nei paesi più poveri- spiega Flavia Bustreo- E abbiamo bisogno di pensare molto di più a come garantire la salute delle donne durante tutta l''arco della loro vita’, continua l'Istituto Nazionale per la Comunicazione.

UNA VITA PIU LUNGA, MA NON SEMPRE IN SALUTE. 
Contrariamente a quanto si pensi, il Nuovo Rapporto sull''Invecchiamento mette in luce che ci sono poche prove a dimostrazione del fatto che gli anni in più di oggi siano vissuti più in salute rispetto a quanto non succedesse per le generazioni precedenti alla stessa età. Purtroppo i 70 anni non sembrano ancora essere diventati i nuovi 60- afferma Flavia Bustreo- Ma potrebbe essere così. Anzi, dovrebbe essere così. Mentre alcune persone anziane possono vivere una vita più lunga e, allo stesso tempo, più sana, si tratta quasi sempre di persone che provengono dai segmenti più avvantaggiati della società. Le persone che invece vivono in ambienti svantaggiati, quelli dei Paesi più poveri, con minori opportunità e minori risorse ancor più in età avanzata, sono suscettibili di avere la salute più a rischio e hanno maggiormente bisogno, spiega F. Bustreo. Il Nuovo Rapporto sottolinea come i governi debbano agire per garantire delle politiche che consentano alle persone anziane di continuare ad essere partecipi nella società, evitando di rafforzare le ingiustizie che spesso sono alla base delle cattive condizioni di salute in età avanzata, continua l''Istituto Nazionale per la Comunicazione.

TRE AREE CHIAVE DI INTERVENTO. 
Il rapporto mette in luce tre aree chiave di intervento che richiederanno un cambiamento fondamentale nel modo in cui la società pensa all''invecchiamento e alle persone anziane. La prima, è quella di rendere i luoghi in cui viviamo molto più piacevoli e fruibili per le persone anziane. Degli esempi concreti di best practies si possono trovare nella rete globale dell''Oms delle Città  e dei Comuni Amici degli Anziani (Age-friendly) che comprende attualmente oltre 280 città, in 33 Paesi, tra cui Udine in Italia. Si va da un progetto per migliorare la sicurezza degli anziani nei quartieri poveri di Nuova Delhi a delle strutture ricettive in Australia e Irlanda per contrastare l''isolamento sociale e la solitudine. Inoltre, è fondamentale che i sistemi sanitari siano allineati con le esigenze degli anziani. Ciò richiederà un passaggio che permetta ai sistemi che oggi sono rivolti a curare le malattie acute, a diventare sistemi in grado di fornire assistenza per le malattie croniche, più frequenti in età avanzata. Ci sono iniziative che hanno già ottenuto buoni risultati e che possono essere diffuse e introdotte in altri Paesi. Come ad esempio, la creazione di equipe composte da diversi specialisti come fisioterapisti, psicologi, nutrizionisti, terapisti occupazionali, medici e infermieri in Brasile, o la condivisione di cartelle cliniche computerizzate tra diversi istituti di assistenza in Canada. I governi devono, inoltre, sviluppare sistemi di assistenza a lungo termine che possano ridurre l''uso improprio dei servizi sanitari e garantire alle persone che vivono i loro ultimi anni di farlo con dignità. Le famiglie avranno bisogno di sostegno per fornire assistenza, dando maggiore libertà alle donne, che spesso sono anche coloro che si prendono in carico la cura per i familiari più anziani. Anche semplici strategie possono essere molto efficaci, come il caso dei Paesi Bassi con il sostegno via Internet per chi assiste un familiare o di sostegno alle associazioni delle persone anziane che forniscono il supporto tra pari in Vietnam, conclude l''Istituto Nazionale per la Comunicazione. (DIRE)

mercoledì 23 settembre 2015

23 SETTEMBRE 2015 - ANNO INAUGURALE DELLA SCUOLA - UN SUCCESSO STEPITOSO

Siamo rientrati da poco dalla manifestazione che, a nostro avviso, ha avuto un successo strepitoso.
La nostra postazione era dislocata a piazza Santa Anna che è stata gremita da scolaresche che hanno risposto all'invito dell'Assessorato comunale alla scuola ed all'infanzia.
Ma anche gli altri luoghi previsti dalla manifestazione evento non erano meno affollati.
Un'iniziativa lodevole che ci ha affascinato come riteniamo abbia affascinato centinaia e centinaia di bambini ed adolescenti.
L'organizzazione è stata impeccabile e l'offerta è stata multidimensionale e multisettoriale.
Volontariato, Associazioni sportive, culturali e di promozione sociale, unitamente ad artigiani ed Associazioni che li rappresentano, hanno dato vita ad una giornata straordinaria.
Anche il pomeriggio abbiamo avuto visitatori che hanno condiviso la nostra idea espressa nel "il perimetro educativo".
Molti adulti e molti alunni manifestano sconcerto per la pulizia della città di Palermo, ma nel contempo ostentano che molte responsabilità ricadono su quei "concittadini" privi delle nozioni base del vivere civile e del ben-essere proprio e della collettività.
La città è un bene comune e tale bene viene identificato in tutto ciò che la compone.
Non sono solo i monumenti, ma le strade, i marciapiedi, gli spazi verdi, ecc., tutti sono beni comuni.
Le sinergie che scaturiranno dalle idee, che se saranno recepite dai POF delle varie scuole, saranno ottime premesse per traguardare l'obiettivo previsto dai patti di cittadinanza attiva.
Un grazie all'instancabile Assessore Barbara Evola, ai suoi diretti Collaboratori ed al Personale tutto dell'Assessorato per averci offerto tale opportunità, in stretto collegamento con il percorso avviato nel macro progetto Palermo città educativa.
E' doveroso segnalare la collaborazione dell'Associazione di Volontariato Luci nelle mani.
Unica pecca è stata la totale assenza di cestini porta rifiuti che siamo sicuri che l'Amministrazione comunale risolverà, tenendo in debita considerazione di non creare ulteriori ostacoli ai disabili su sedie a rotelle ed ai passeggini.

domenica 20 settembre 2015

Fiera delle Idee per inaugurare l'anno scolastico a Palermo


Il Comune di Palermo  organizza una Giornata inaugurale dell'anno scolastico 2015-2016 per tutti gli istituti della città.
L'iniziativa si svolgerà alla GAM - Galleria d'Arte Moderna (ingressi da piazza Sant'Anna e da piazza Croce dei Vespri), il 23 settembre 2015 dalle ore 9,00 alle 18,00.
Con l'occasione, l'Assessorato comunale della Scuola intende proporre agli Istituti cittadini una 'Fiera delle Idee' animata anche dalle organizzazioni no-profit che, sulla base delle proposte raccolte ed elaborate durante il Festival della Città Educativa, sarà strutturata in tre macro aree: Arte e Cultura (teatro, musica, arte, musei, ecc.); Pace e partecipazione (intercultura, integrazione, laboratori, non violenza, ecc.) e Benessere (salute, sport, ambiente, ecc.)
Alla Fiera sono state invitate a partecipare con le loro proposte tutte le organizzazioni del volontariato e le realtà no-profit di Palermo.
A tal fine è stata predisposta una Scheda di iscrizione, in modo da raccogliere le adesioni ed organizzare al meglio gli spazi.
In tal modo vi sarà l'opportunità di facilitare lo scambio tra le scuole e le varie realtà del no profit, le quali avranno l'opportunità di pubblicizzare la propria attività che potrebbe essere scelta per arricchire l'offerta formativa degli istituti interessati.
Il Movimento dei Cittadini Sicilia, ha presentato la propria proposta che è stata accolta.
Sarà presente, quindi, a piazza Santa Anna offrendo alle terze, quarte e quinte classi delle scuole elementari il progetto "Il Perimetro educativo" Area Benessere" (ambiente).

Per i dettagli venite a visitarci

giovedì 17 settembre 2015

17 settembre 2015 una data da non dimenticare

Caro Salvatore,
spiace che a causa di un vigile urbano non è stato possibile ricordare te e tutti i diversabili, in occasione del previsto evento “il Volontariato nell’estate monrealese”  del 17 settembre 2015.
L’evento promosso dal CeSVop ed il Comune di Monreale prevedeva tale giornata dedicata ai disabili.
Il Movimento dei Cittadini Sicilia e la Società Cooperativa sociale Immagine -Onlus, a passo d’uomo e con la massima accortezza, ci siamo diretti alla Villa Comunale – luogo concordato dell’evento, per scaricare tutto il materiale, desk informativo, cartelloni, ecc, nonché la tua sedia a rotelle.
Appena varcato l’arco che da piazza Guglielmo II conduce alla villa comunale, un vigile urbano, dopo avere letto l’elenco delle auto autorizzate e senza neanche accennare un saluto di cortesia, ci ha chiesto patente e libretto per elevare contravvenzione di ben 85,00 €.
A nulla è valso esibire la locandina dell’evento, che avremmo provveduto a caricarci tutto a spalla riportando l’auto fuori dalla zona, l’intervento degli Operatori del CeSVoP Marcella Silvestre e Michela Uzzo che si sono immediatamente attivate, spiegando che la targa dell’autovettura non era stata comunicata, in quanto non si era in grado di stabilire con quale auto ci saremmo recati, causa imprevisti guasti meccanici.
Come del resto non è servito reiterare la nostra presenza in qualità di Volontari che desideravano offrire gratuitamente la collaborazione al comune di Monreale ed alla cittadinanza.
Di fronte a tale comportamento/atteggiamento abbiamo deciso, alquanto amareggiati, di rientrare a Palermo.  
Durante il tragitto di ritorno, tramite gli Operatori del CeSVoP abbiamo parlato telefonicamente con l’Assessore alle Attività Produttive, alla Promozione del Territorio, ai Rapporti con il Consiglio Comunale e ai Beni Culturali dott. Ignazio Zuccaro, il quale informato dell’accaduto si scusava per quanto verificatosi.
Durante la breve permanenza abbiamo verificato l’ingresso di grandi bancarelle metallizzate, ma loro pagano l’utilizzo del suolo pubblico e, nel contempo, vendono.
E’ strano che tale attenta ed accorta “vigilanza” avvenga all’interno della villa comunale e non in prossimità dell’accesso alla piazza Guglielmo II, al fine di prevenire e di collaborare con chi desidera collaborare alla valorizzazione del territorio e che, in quanto dipendenti, dovrebbe essere in perfetta sinergia con l’Amministrazione comunale.
Tutto sarebbe stato risolto sul nascere, dato che i vigili urbani erano a conoscenza dell’evento e che si sarebbe trattato di disabili e di Volontari che operano per loro e con loro.
Per garantire la tua presenza, per il Coordinamento H e per le sinergie  che il suddetto Coordinamento ha rafforzato con Associazioni che operano nel territorio monrealese, ho scattato alcune foto, almeno ti ho fatto “visitare Monreale”.
È tristemente penoso constatare che anche quando si tratta di Volontariato puro, non esiste alcuna volontà di collaborazione.
Anche questa volta i DISABILI ED IL VOLONTARIATO SONO STATI SCONFITTI.


Monreale 17 settembre  2015



martedì 1 settembre 2015

Clima: impegno comune per rallentare riscaldamento Artico


L'impegno dovrà essere immediato e concreto. 
Necessitano anche misure urgenti per salvaguardare il verde e le foreste.
Per la città di Palermo suggeriamo il censimento degli alberi, degli spazi verde e di quelli destinati agli animali, in quanto continuiamo a vedere proliferare il cemento.

1 settembre 2015 - fonte Ansa
Un impegno comune per "adottare misure urgenti a rallentare il ritmo del riscaldamento nell'Artico" che "sta interessando profondamente le comunità, sia nella regione artica sia oltre" è stato preso da ministri e altri rappresentanti degli Stati artici e di Germania, Italia, Giappone, Repubblica di Corea, Paesi Bassi, Polonia, Singapore, Spagna, Regno Unito e Unione europea presenti alla conferenza Glacier ad Anchorage, in Alaska". Così recita l'accordo sul cambiamento climatico e l'Artico in cui si afferma che viene considerato "seriamente" l'allarme degli scienziati secondo cui "le temperature nell'Artico stanno aumentando ad oltre il doppio del tasso globale medio" per cui occorre concentrarsi "su azioni che incidano sul clima globale, e sull'Artico stesso".

Nel riconoscere che la perdita di neve e ghiaccio sta accelerando il riscaldamento del Pianeta, che i ghiacciai si sono rapidamente ridotti negli ultimi cento anni e che ciò contribuisce all'innalzamento dei mari in tutto il mondo, con rischi per le comunità che abitano sulle coste per via dell'erosione delle costiera e di alluvioni, i Paesi che partecipano alla conferenza in Alaska sottolineano che "la scienza suggerisce che il rapido riscaldamento dell'Artico può influire sulle condizioni meteorologiche in tutto il mondo". Le prime conseguenze riguardano senza dubbio le comunità artiche che vedono crollare strade, ponti e altre infrastrutture e a causa dell'erosione delle coste stanno valutando di trasferirsi. Il riscaldamento, si legge nel comunicato congiunto, può anche ridurre fauna selvatica e pesci che danno sussistenza ma anche aumenta il rischio di incendi con diffusione di carbonio e il rilascio in atmosfera di gas serra che erano depositati nel permafrost. Quindi, l'impegno ad intraprendere azioni per mettere un freno al riscaldamento globale e ridurre i rischi e che la Conferenza mondiale sul clima Cop21 a Parigi in dicembre sia "un successo, con risultati ambiziosi".

http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/clima/2015/09/01/clima-impegno-comune-per-rallentare-riscaldamento-artico_ed689b8c-dd82-4514-a52c-0df99d991e01.html  

martedì 25 agosto 2015

La Cassazione pignora lo Stato per la sua lentezza

Necessita riflettere e sperimentare forme di lotta, di petizioni, ecc. per incominciare a sollecitare la burocrazia al fine di rispettare i diritti dei Cittadini.

Via libera al pignoramento dei fondi del Ministero della Giustizia in forza di un titolo esecutivo che segue la condanna al pagamento dell’indennizzo per la lunghezza dei processi, come previsto dalla legge Pinto. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 6078 del 26 marzo 2015, fa scattare il semaforo verde per la confisca presso la Banca d’Italia dei fondi Irap, Irpef e simili in favore dei creditori dello Stato.
IL FATTO
G.B. convenne in giudizio il Ministero della Giustizia esponendo di avere promosso atto di pignoramento presso terzi sottoponendo ad esecuzione forzata somme detenute dalla Banca d’Italia, quale Tesoriere Provinciale dello Stato di Reggio Calabria, per conto del Ministero della Giustizia.
Precisò che il titolo esecutivo nasceva dal provvedimento di condanna giudiziale del Ministero della Giustizia al pagamento della somma di € 10.000,00 per equa riparazione da irragionevole durata del processo.
Il Ministero propose opposizione agli atti esecutivi sostenendo che la forma del pignoramento presso terzi non poteva essere utilizzata.

Il Tribunale accolse l’opposizione proposta dal Ministero e dichiarò la nullità del pignoramento presso terzi.
Nel ricorso per cassazione, G.B. censura la decisione del giudice di merito per violazione dell’art. 1-ter del D.L. 16 settembre 2008 n. 143 convertito in legge 13 novembre 2008, n. 181 (che ha esteso la disciplina sui pignoramenti da eseguirsi nelle forme di cui all’art. 1 del D.L. 25 maggio 1994 n. 313, anche ai fondi del Ministero della Giustizia precedentemente dichiarati impignorabili).
LA DECISIONE DELLA CORTE DI CASSAZIONE
La Corte di Cassazione accoglie il ricorso presentato da G.B. Sul punto, la legge n. 89 del 2001 ha introdotto nell'ordinamento italiano la possibilità di ricorrere alle Corti territoriali per ottenere la c.d. “equa riparazione” per l’irragionevole durata del processo.

La finalità della c.d. legge “Pinto” era quella di evitare che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo fosse adita direttamente.
Lo Stato Italiano, però, condannato ripetutamente, oltre che dalle Corti di merito, anche dalla Corte di Giustizia Europea, continua a frapporre ostacoli di ogni tipo alla reale riparazione del danno causato alla vittima della violazione del par. 6 della Carta dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali nonché dell’art. 2 della legge n. 89/2001 (queste le norme che sanciscono il diritto di ogni individuo ad un processo sollecito).
In sostanza, attraverso la c.d. dichiarazione di impignorabilità dei beni appartenenti al Ministero della Giustizia, l’esecuzione dei decreti di condanna è praticamente impossibile.
L’art. 1, comma 1348, della legge n. 296/06 ha dichiarato impignorabili alcuni fondi di proprietà del Ministero della Giustizia.
Sono stati, pertanto, pignorati nelle forme dell’espropriazione forzata presso terzi, fondi diversi da questi, non ricompresi nella previsione normativa.
Successivamente, interviene l’art. 1-ter del D.L. 16 settembre 2008 n. 143 convertito in legge 13 novembre 2008 n. 181 – che ha esteso la disciplina sui pignoramenti da eseguirsi nelle forme di cui all’art. 1 del D.L. 25 maggio 1994 n. 313, anche ai fondi del Ministero della Giustizia precedentemente dichiarati impignorabili.
E’ bene ricordare che la Corte di Strasburgo ha sancito il principio di civiltà secondo cui lo stato membro è obbligato a stanziare le somme destinate alla soddisfazione del creditore senza frapporre ostacoli, pena l’ulteriore violazione dell’art. 6 della Convenzione per mancata esecuzione della sentenza interna che accerta il diritto di credito dell’individuo nei confronti dello Stato (Sezione IV, 19 giugno 2007, ricorso n. 19981/02).
La Corte Costituzionale, poi, con le due pronunce n. 348/2007 e 349/2007 ha definitivamente affermato che le leggi interne contrarie alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo sono incostituzionali e rispetto ad esse va sollevata questione di legittimità.
Peraltro, la Costituzione Italiana ha pienamente recepito i trattati internazionali e, pertanto, ove la legge italiana vi si ponga in insanabile contrasto, essa deve essere disapplicata, ovvero dichiarata incostituzionale.

La violazione del diritto alla ragionevole durata del processo è particolarmente grave e odiosa, come il mancato rispetto della Carta dei diritti dell’Uomo, ed è di pari rango alla tortura, alla negazione della libertà di stampa e di espressione, all'impedimento dell’esercizio dei diritti civili etc.
La Corte Europea (sentenza del 31 marzo 2009) ha espressamente sottolineato, respingendo la tesi del Governo, che non si può chiedere ad un individuo, che ha già fatto ricorso alla c.d. legge Pinto per ottenere un indennizzo per la durata eccessiva del processo, di presentare un nuovo ricorso se la sentenza di condanna non viene eseguita in tempi rapidi.
Con detta pronuncia, la Corte Europea ha ulteriormente condannato lo Stato Italiano perché le sentenze emesse in forza della legge “Pinto”, non solo non vengono eseguite, ma vengono ostacolate con mezzi francamente inaccettabili.
Non è consentito al giudice emettere nuove norme, pena il superamento della divisione dei poteri che vede nel Parlamento l’unico organo legislativo dello Stato.
Pertanto, i fondi del Ministero della Giustizia, comunque diversi da quelli tassativamente indicati dall’art. 1 del D.L. n. 143/08, sono liberamente pignorabili.
Fra l’altro, si precisa in sentenza, non è applicabile a questo caso l’attuale disposizione dell’art. 5-quinquies della legge n. 89 del 2001, che prevede la modalità di pignoramento diretto, vale dire nella forma dell’espropriazione diretta presso il debitore, attraverso atto notificato al funzionario delegato del distretto in cui è stato emesso il provvedimento giurisdizionale posto in esecuzione. Infatti, la disposizione è entrata in vigore in data 9 aprile 2013, ai sensi dell’art. 13 del decreto legge n. 35 del 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 82 dell’8 aprile 2013 e non ha efficacia retroattiva.
La Cassazione chiude la vicenda accogliendo nel merito il ricorso della cittadina e avviando il pignoramento presso la Banca d’Italia.


lunedì 10 agosto 2015

La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.

In questo periodo estivo molti animali domestici vengono tristemente abbandonati.
Essi non sono giocattoli del tipo usa e getta. 
La citazione di Gandhi deve fare riflettere in quanto la nazione ed il suo progresso morale è costituita dai Cittadini, da coloro che con i propri comportamenti ed azioni contribuiscono in positivo o, spesso, in negativo.
Ma necessita anche trasferire tale riflessione ai disabili ed alle persone anziane, spesso succubi indifesi dei diritti negati.
Per molti le vacanze non esistono, anzi sono sinonimo di grande tristezza.
Allora che la politica si dia finalmente una forte scossa per rendersi conto che necessita riconoscere i diritti a tale tipologie di Cittadini, garantendo anche la totale accessibilità.
Tutto ciò che è divertimento, conoscenza, cultura, ben-essere deve essere prioritario nei confronti di coloro che soffrono la propria "condizione", il proprio stato di essere umano, quindi Cittadini di una nazione.
Poche righe che vogliono evidenziare criticità molto spesso dibattute e perorate, ma il Volontariato NON VA IN FERIE... perché esiste tanta gente che soffre e che ha bisogno di aiuto.