Pubblicato il: 17/11/2015
17:47
Giovani preoccupati per
l'ambiente e convinti sostenitori della raccolta differenziata. E' in sintesi
quanto emerge dalla ricerca "Gli adolescenti, lo sviluppo sostenibile e il
riciclo" condotta da Astra per Comieco, il Consorzio Nazionale per il
Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, che ha intervistato un
campione di giovani tra i 15 e i 19 anni.
L’87% dei giovani
intervistati ha dichiarato infatti che fare la raccolta differenziata è
indicatore di senso civico perché insegna a pensare alla collettività:
sottrarre rifiuti alla discarica è il metodo più efficace per tenere pulito
l’ambiente in cui tutti noi viviamo. La raccolta differenziata è la prima
azione che il campione associa al concetto di "sviluppo sostenibile".
E' quanto sostenuto dalla
nostra Associazione, in sinergia con Luci nelle mani, in occasione della
Giornata inaugurale della scuola il 23 settembre 2015 attraverso il progetto
laboratorio "il perimetro educativo".
Diverse scuole primarie
hanno dimostrato interesse, anche se alcune hanno asserito che già un percorso
simile l'avevano avviato( ma noi restiamo in attesa).
In accordo con altre
Associazioni che fanno parte della rete Palermo pulita, avremmo anche offerto
informazioni e conoscenze teorico-pratiche sulla differenziata e sul riciclo,
entrambi viste come risorsa di un territorio nell'ottica dello sviluppo
sostenibile.
Noi sosteniamo che i
concetti civici di base, purtroppo, diversi adolescenti non li posseggono in
quanto non hanno ancora interiorizzato che il rispetto della città nella quale
viviamo è fondamentale.
Alcuni, ma includiamo
anche i meno giovani, ritengono a torto che tutto ciò che si trova al di fuori dalla propria abitazione "è terra
di nessuno".
Molti non hanno ancora
chiaro il concetto dei Beni Comuni, e per tale motivo il CeSVoP in accordo con
il Laboratorio per la sussidiarietà
(http://www.labsus.org/category/beni-comuni/) e tante Associazioni, promuovono
azioni per informare i Cittadini e per attivare il Comune di Palermo.
Diverse altre
Amministrazioni della Sicilia si rese disponibili in tal senso, comprendendo
che, ormai, i patti di collaborazione ed il regolamento per i beni comuni, sono
percorsi obbligati.
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