giovedì 21 maggio 2015

Bene Governo e Parlamento sul 5 per mille

«Il 5 per mille è nato per sostenere progetti e attività del Terzo Settore. Siamo dunque soddisfatti che i nostri appelli siano stati ascoltati, evitando di mettere il contribuente di fronte all'alternativa di dover scegliere se dare il 5 per mille alla scuola o al Terzo Settore»: lo dichiara Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a proposito dello stralcio di quello articolo del Disegno di Legge sulla cosiddetta “Buona Scuola”, riguardante appunto il 5 per mille
«Lo stralcio dell’articolo 17, relativo al 5 per mille alla scuola pubblica, è per noi un segnale positivo che restituisce un corretto posizionamento della misura del 5 per mille, nata per sostenere progetti e attività del Terzo Settore. Siamo dunque soddisfatti che i nostri allarmi e le nostre richieste siano state ascoltate. Riteniamo per altro opportuno un maggiore approfondimento della materia e valido l’impegno del Governo a trovare misure specifiche che apportino ulteriori finanziamenti alla scuola pubblica».
Lo dichiara in una nota Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a proposito dello stralcio dell’articolo 17 del Disegno di Legge sulla cosiddetta Buona Scuola, approvato oggi alla Camera, articolo riguardante appunto il 5 per mille e sul quale nei giorni scorsi lo stesso Barbieri, come molte altre organizzazioni, aveva chiesto che il sostegno al mondo dell’istruzione non andasse a discapito del Terzo Settore e che la scelta tra istituti scolastici ed enti non profit non fosse posta in alternativa. «Ad oggi – aveva sottolineato infatti il Portavoce del Forum, riferendosi all’articolo poi eliminato dal Disegno di Legge – nel modello per la dichiarazione dei redditi è possibile esprimere una sola preferenza, o alla scuola o alle ONLUS, azzerando così il meccanismo di “libera scelta” proprio dello strumento del 5 per mille». (S.B.)

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