«Il 5 per mille è nato per sostenere progetti e attività del
Terzo Settore. Siamo dunque soddisfatti che i nostri appelli siano stati
ascoltati, evitando di mettere il contribuente di fronte all'alternativa di
dover scegliere se dare il 5 per mille alla scuola o al Terzo Settore»: lo
dichiara Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a
proposito dello stralcio di quello articolo del Disegno di Legge sulla
cosiddetta “Buona Scuola”, riguardante appunto il 5 per mille
«Lo stralcio dell’articolo 17, relativo al 5 per mille alla
scuola pubblica, è per noi un segnale positivo che restituisce un corretto
posizionamento della misura del 5 per mille, nata per sostenere progetti e
attività del Terzo Settore. Siamo dunque soddisfatti che i nostri allarmi e le
nostre richieste siano state ascoltate. Riteniamo per altro opportuno un
maggiore approfondimento della materia e valido l’impegno del Governo a trovare
misure specifiche che apportino ulteriori finanziamenti alla scuola pubblica».
Lo dichiara in una nota Pietro Barbieri, portavoce del Forum
Nazionale del Terzo Settore, a proposito dello stralcio dell’articolo 17 del
Disegno di Legge sulla cosiddetta Buona Scuola, approvato oggi alla Camera,
articolo riguardante appunto il 5 per mille e sul quale nei giorni scorsi lo
stesso Barbieri, come molte altre organizzazioni, aveva chiesto che il sostegno
al mondo dell’istruzione non andasse a discapito del Terzo Settore e che la
scelta tra istituti scolastici ed enti non profit non fosse posta in
alternativa. «Ad oggi – aveva sottolineato infatti il Portavoce del Forum,
riferendosi all’articolo poi eliminato dal Disegno di Legge – nel modello per
la dichiarazione dei redditi è possibile esprimere una sola preferenza, o alla
scuola o alle ONLUS, azzerando così il meccanismo di “libera scelta” proprio
dello strumento del 5 per mille». (S.B.)
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