Conclusa la due giorni di convegno a Palermo - i dati richiedono interventi urgenti di politiche attive per il lavoro
Dal 1985 ad oggi la
Sicilia ha perso circa 200mila posti di lavoro, compresi i sommersi.
La Sicilia avrebbe
bisogno di 2 milioni e 400 mila posti di lavoro, ma ve ne sono un milione 322
mila.
E il mercato del
lavoro perderà altri 20 mila posti nel 2015 con la disoccupazione che si
attesterà al 24,5 per cento.
Insomma, la regione
resterà inchiodata nella crisi.
Nel frattempo, nel
2015 il Pil sarà in flessione dello 0,8 per cento.
Queste le cifre emerse
nel corso delle due giornate, appena concluse, di analisi e approfondimenti di
carattere socio-economico per celebrare i trent’anni di attività della
Fondazione “Centro Ricerche Economiche Angelo Curella”.
“Non posso che essere
fiero di aver festeggiato questi 30 anni di attività – ha affermato Pietro
Busetta, il presidente della Fondazione Curella a conclusione dei lavori – e di
aver avuto tante figure illustri sedute al tavolo in questi due giorni di
convegno. Ci siamo confrontati sui temi dell’economia, su cosa è cambiato, su
cosa c’è e sul tanto che resta ancora da fare. Quando c’erano anche altri
centri studi, quando molti non c’erano più e quando ne sono arrivati di nuovi,
noi ci siamo sempre stati – ha aggiunto – facendo sì che l’economia fosse al
centro del dibattito quotidiano.
Questi trent’anni non
sono un punto di arrivo, ma sono una rinnovata partenza per proseguire il
lavoro di studio e ricerca svolto sempre con grande dedizione”.
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