giovedì 4 giugno 2015

Uno sforzo in più e tutti i bambini giocheranno

Per la città di Palermo un ottimo esempio da realizzare. 
La città ha bisogno di luoghi ludici per i bambini ed adottare l'articolo 30 della Convenzione ONU su diritti delle persone con disabilità.

Bene ha fatto il Sindaco di Modica (Ragusa) a mobilitarsi per attrezzare la città siciliana con luoghi ludici per i bambini, «ma perché non pensare anche a dei giochi accessibili?». A chiederlo è l’ANFFAS di Modica, che ricorda come la propria città abbia adottato ormai da tempo la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, e oltre a mettersi a disposizione dell’Amministrazione Comunale, sottolinea che «basterebbe pensare a qualche giostrina accessibile»
«Visto che si sta mobilitando per costruire dei luoghi ludici per i bambini, perché non renderli accessibili anche ai bambini con disabilità?».
Questa semplice domanda viene posta dall’ANFFAS di Modica (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) al Sindaco della città in provincia di Ragusa, che viene appunto elogiato «per avere attrezzato la città permettendo ai nostri bambini di poter giocare in spazi aperti», ma anche invitato a ricordare, ad esempio, che «un bel po’ di tempo fa il Consiglio Comunale della nostra città ha adottato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, la quale, all’articolo 30 (Partecipazione alla vita culturale, ricreativa, agli svaghi ed allo sport) ricorda tra l’altro il dovere di “garantire che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport”».

«Non è necessario costruire un intero parco giochi -sottolineano poi dall’Associazione modicana, che si mette disposizione dell’Amministrazione Comunale, per ogni eventuale suggerimento, ma semplicemente permettere ai bambini con disabilità di provare la sensazione e l’emozione di poter salire ad esempio in un’altalena costruita appositamente per loro». (S.B.)

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