domenica 21 giugno 2015

Francia, troppo cibo sprecato. Il governo ai supermercati: "Bisogna darlo ai poveri"

Necessita imitare le leggi virtuose. Lo spreco alimentare deve essere un reato.
L'Italia deve legiferare e mettere in pratica le buone prassi di altre Nazioni.

Ogni anno trenta chilogrammi di alimenti buttati per ogni cittadino.
Il parlamento corre ai ripari: la grande distribuzione dovrà fare beneficenza.



PARIGI - Dovranno adottare misure per poter dare il cibo in eccesso ai poveri. Francia, la lotta contro lo spreco alimentare parte dai supermarket e dai grandi centri commerciali. Il parlamento francese, infatti, discute in questi giorni una serie di provvedimenti per impedire quello che il socialista Guillaume Garot ha definito come "un vero e proprio scandalo". Giudizio netto, reso inattaccabile dalle cifre: ogni anno, in media, ciascun cittadino francese spreca dai 20 ai 30 chilogrammi di cibo. La soluzione passa attraverso la solidarietà: la grande distribuzione dovrà donare il cibo in eccesso ai poveri.
Una questione culturale (e qualche critica). E per risolvere il problema non si va solo alla fonte, ai luoghi nei quali il cibo viene venduto. Ma si allarga la prospettiva. Tra le misure approvate, infatti, anche una serie di indicazioni per realizzare un programma di educazione alimentare che coinvolgerà i francesi sin dai primi anni di scuola. Tutti d'accordo? Ovviamente no: a criticare la decisione del Parlamento soprattutto la Federazione del Commercio e della distribuzione: "La legge è sbagliata", commentano. Il motivo: "Solo il 5% del cibo sprecato arriva da supermarket e dalla grande distribuzione". Critiche che non fermano il governo francese. L'obiettivo è quello di dimezzare lo spreco di cibo entro il 2025.
In beneficenza. La nuova normativa non si applicherà indistintamente a tutti i supermercati. A dover osservare le nuove regole saranno soltanto gli ipermercati di oltre 400 metri quadrati, i titolari dei quali avranno l'obbligo di concludere un accordo con un ente di beneficenza, al fine di agevolare le donazioni alimentari. Secondo numerose associazioni, il valore del cibo sprecato va dai 13 ai 22 miliardi di dollari l'anno.
Niente sprechi. Neanche al ristorante. Non solo. La norma sullo spreco di cibo rientra all'interno di una legge che ridisegna le politiche ambientali ed energetiche della Francia. Legge che prevede altri obblighi che riguardano chi si occupa di distribuzione e vendita di cibo. Come quella per promuovere l'uso delle doggy bag: le bustine per portar via il cibo che non si riesce a consumare al ristorante.
E in Italia? Le ultime stime sono riferite al 2014. Il valore economico dello spreco alimentare "domestico" sarebbe pari a 8,1 miliardi di euro. Inoltre, 2 milione di tonnellate di cibo vanno perse nella trasformazione industriale e 300 mila tonnellate nella fase di distribuzione. I prodotti non raccolti: il cibo "lasciato sul campo" ammonta a 1,4 milioni di tonnellate: il 3% della produzione agricola nazionale". In Parlamento, i deputati Maria Chiara Gadda e Massimo Fiorio, Pd, si sono fatti promotori di "una legge per limitare gli sprechi, utilizzare consapevolmente le risorse e promuovere la sostenibilità ambientale". E' stata presentata lo scorso 17 aprile.
http://www.repubblica.it/ambiente/2015/05/22/news/francia_troppo_cibo_sprecato_il_governo_bisogna_darlo_ai_poveri_-115011536/?refresh_ce



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