domenica 18 giugno 2017
Mondo Solidale: Politiche sociali e crescita civile, in un libro i...
Mondo Solidale: Politiche sociali e crescita civile, in un libro i...: Il volume che raccoglie una sintesi ragionata dei dati viene presentato lunedì 19 giugno 2017 alle ore 9,30 presso l’auditorium Rai di Pal...
venerdì 12 maggio 2017
Il Volontariato non ci sta, nota del MoVI nazionale
Il Volontariato non ci sta.
Nota del MoVI Nazionale sui prossimi decreti della Riforma Terzo settore.
Il Volontariato non ci sta, non si cancellano 40 anni di cammino.
In questi giorni, avvicinandosi la scadenza della delega al Governo per la riforma della normativa del terzo settore (2 luglio 2017), sono state presentate le bozze di alcuni importanti decreti che vanno a disegnare il cuore delle nuove leggi, tra queste il "testo unico del terzo settore", che modifica in modo significativo il Codice Civile, e la riforma delle normative fiscali.
Su questo il MoVI lancia un appello
Ecco quanto scrive il MoVI:
"Ci è stato chiesto nel giro di pochi giorni di esprimere un parere sulle bozze, ma riteniamo impossibile esaminare in un tempo così breve testi corposi che affrontano questioni complesse e che modificano e stravolgono le normative che regolano il nostro mondo.
Siamo preoccupati in particolare del rischio di arretramento sul fronte delle conquiste del Volontariato, del suo riconoscimento come agente di democrazia e partecipazione e come forza generatrice di ogni altra forma del Terzo Settore.
Contestiamo una riforma che sembra voler regolare appalti e servizi confondendoli con il Volontariato e la cittadinanza attiva.
Non possiamo accettare che si butti via in pochi giorni quanto costruito in 40 anni di cammino e di impegno!
Chiediamo al Parlamento ed al Governo di prevedere i tempi necessari per i dovuti passaggi e chiarimenti, al fine di evitare che una riforma così delicata e importante fallisca dopo aver creato tante aspettative.
Chiediamo di poter verificare le ricadute di cambiamenti anche radicali che rischiano di creare molto più scompiglio che beneficio nel sistema della solidarietà organizzata.
Chiediamo un confronto approfondito con il mondo del Volontariato, confronto approfondito che finora non è avvenuto".
Riteniamo che sia giunto il momento che il Volontariato faccia sentire la propria voce.
sabato 18 febbraio 2017
Una bomba d'amore - Un passo alla volta
Il 17 febbraio 2017, il nostro Socio Alberto Bilardo ha presentato, presso la Mondadori megastore di via Ruggero Settimo, 18 Palermo, il suo album autobiografico “ Un passo alla volta”.
Nella sala ultra gremita di parenti, amici, conoscenti, ecc. vogliamo evidenziare la sentita partecipazione del Volontariato.
Oltre alla presenza di Giuditta Petrillo, presidente del Centro Servizi per il Volontariato – Palermo e del direttore Alberto Giampino, si sono uniti a tale momento festoso e gratificante l’Associazione Luce nelle mani, l’Associazione Imago, l’Associazione ISEUM.
Presenti, oltre a nostri Soci, anche l’Associazione Panagiotis, l’Associazione di promozione sociale Passepartout, che, congiuntamente alla nostra ed altri aderenti, costituiscono la “Rete Palermo pulita”.
Anche il Presidente Michele Maraventano, la Coordinatrice Adriana Gennaro del Comitato educativo della VI Circoscrizione di Palermo, unitamente a Massimiliano Giaconia e Roberto Li Muli, hanno desiderato partecipare ad un evento ricco di contenuti, di testimonianze e di sincera commozione.
Desideriamo collegare Alberto Bilardo con Albert Einstein, non tanto per il nome, ma per volere richiamare il messaggio basilare del nostro associato al fisico e filosofo con “LA LETTERA PER LA FIGLIA LIESERL”, della quale riportiamo una significativa sintesi.
…Dopo il fallimento dell’umanità nell'uso e il controllo delle altre forze dell’universo, che si sono rivolte contro di noi, è arrivato il momento di nutrirci di un altro tipo di energia.
Se vogliamo che la nostra specie sopravviva, se vogliamo trovare un significato alla vita, se vogliamo salvare il mondo e ogni essere senziente che lo abita, l’amore è l’unica e l’ultima risposta.
Forse non siamo ancora pronti per fabbricare una bomba d’amore, un artefatto abbastanza potente da distruggere tutto l’odio, l’egoismo e l’avidità che affliggono il pianeta.
Tuttavia, ogni individuo porta in sé un piccolo ma potente generatore d’amore la cui energia aspetta solo di essere rilasciata.
Quando impareremo a dare e ricevere questa energia universale, vedremo come l’amore vince tutto, trascende tutto e può tutto, perché l’amore è la quintessenza della vita…
http://www.visionealchemica.com/nel-fiore-della-vita-albert-einstein/
Alberto Bilardo crede e riesce a trasferire un potente generatore d’amore ed auspichiamo che la lettura di "Un passo alla volta" possa produrre effetti a catena che conducano, nel tempo, a fare padroneggiare la quinta essenza della vita.
lunedì 10 ottobre 2016
La Rete Palermo pulita al "parco Robinson" di Borgo Nuovo
Con tale tappa, svoltasi l'8 ottobre, si sono concluse le iniziative di puro Volontariato attivo della Rete Palermo pulita, per l’anno 2016.
Il parco Robinson, ricadente nella V Circoscrizione, era stato già tappa nell'anno 2015, ma purtroppo l’auspicata totale restituzione ai Cittadini ed alle Cittadine non è avvenuta.
Noi Associazioni e singoli Aderenti abbiamo continuato a dare esempio concreto, ma ad ogni tappa notiamo che non esiste rispetto per i beni comuni ed addirittura si mette a repentaglio l’incolumità dell’infanzia e dell’adolescenza, che, ignara dei pericoli, tenta di svagarsi all'aria aperta.
Infatti, abbiamo rilevato e segnalato la presenza diverse siringhe, addirittura senza la protezione dell'ago e ciò significa, a parte ogni considerazione verso coloro che hanno deciso di intraprendere una strada spesso senza uscita, non avere rispetto neanche per tale fascia di età.
A ciò è da aggiungere la quantità di vetro disseminata, spesso generata da frantumi di bottiglie di birra o di vino.
Molti abitanti del luogo ci hanno ringraziato e lodato, mentre altri si sono lamentati del servizio reso dalla Risorse Ambiente Palermo (RAP).
Ma come abbiamo evidenziato in diverse circostanze, molti oggetti non camminano da soli e quindi “qualcuno” preferisce buttarli dove capita, evitandosi di raggiungere i cassonetti o le postazioni per la consegna dei rifiuti ingombranti e speciali.
Purtroppo Palermo è ancora molto distante da standard di civiltà e della cura dei beni comuni. Molti ritengono che se pagano le tasse possono trattare la città come una pubblica discarica, non comprendendo che necessita, ciascuno per la propria parte, collaborare.
Ecco che subentrano iniziative di Volontariato come quella della Rete Palermo pulita, che non desidera sostituirsi a coloro che sono preposti alla pulizia della città, delle aree verdi, dei litorali costieri, ma attraverso tali azioni diffondere il rispetto dell’ambiente e, dove attiva, la necessità della raccolta differenziata.
Anche in questa tappa il supporto del Centro Servizi per il Volontariato, di concerto con il Tavolo minori rappresentato da Filippa Alfano, è stato fondamentale.
Mentre i Volontari si prestavano alla pulizia dello spazio verde pubblico, altre Associazioni intrattenevano i minori presenti, con attività ludiche, ma ingegnosamente imperniate sulle tematiche relative al rispetto dell’ambiente ed alla raccolta differenziata (risorse e non rifiuti).
Per il quarto anno consecutivo, la Rete Palermo pulita, con il patrocinio del Comune di Palermo e di intesa con la RAP (immediato ritiro di quanto rinvenuto e differenziato), ha cercato di restituire spazi alla cittadinanza ma, a differenza degli anni precedenti, ha deliberato di organizzare l’evento conclusivo, aperto a tutta la cittadinanza, alle Istituzioni, alle Partecipate, previsto per il 13 novembre all’Ecomuseo del mare di via Messina Marine, 27.
In tale circostanza saranno narrate, anche visivamente e fotograficamente, tutte le tappe, compresa quella “fuori le porte”, ma fortemente desiderata e voluta presso il Giardino della Memoria di Isola delle Femmine.
La scelta del luogo è stata dettata dalla definizione più bella e più consona di ecomuseo: un patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio (Hugues De Varine).
Il parco Robinson, ricadente nella V Circoscrizione, era stato già tappa nell'anno 2015, ma purtroppo l’auspicata totale restituzione ai Cittadini ed alle Cittadine non è avvenuta.
Noi Associazioni e singoli Aderenti abbiamo continuato a dare esempio concreto, ma ad ogni tappa notiamo che non esiste rispetto per i beni comuni ed addirittura si mette a repentaglio l’incolumità dell’infanzia e dell’adolescenza, che, ignara dei pericoli, tenta di svagarsi all'aria aperta.
Infatti, abbiamo rilevato e segnalato la presenza diverse siringhe, addirittura senza la protezione dell'ago e ciò significa, a parte ogni considerazione verso coloro che hanno deciso di intraprendere una strada spesso senza uscita, non avere rispetto neanche per tale fascia di età.
A ciò è da aggiungere la quantità di vetro disseminata, spesso generata da frantumi di bottiglie di birra o di vino.
Molti abitanti del luogo ci hanno ringraziato e lodato, mentre altri si sono lamentati del servizio reso dalla Risorse Ambiente Palermo (RAP).
Ma come abbiamo evidenziato in diverse circostanze, molti oggetti non camminano da soli e quindi “qualcuno” preferisce buttarli dove capita, evitandosi di raggiungere i cassonetti o le postazioni per la consegna dei rifiuti ingombranti e speciali.
Purtroppo Palermo è ancora molto distante da standard di civiltà e della cura dei beni comuni. Molti ritengono che se pagano le tasse possono trattare la città come una pubblica discarica, non comprendendo che necessita, ciascuno per la propria parte, collaborare.
Ecco che subentrano iniziative di Volontariato come quella della Rete Palermo pulita, che non desidera sostituirsi a coloro che sono preposti alla pulizia della città, delle aree verdi, dei litorali costieri, ma attraverso tali azioni diffondere il rispetto dell’ambiente e, dove attiva, la necessità della raccolta differenziata.
Anche in questa tappa il supporto del Centro Servizi per il Volontariato, di concerto con il Tavolo minori rappresentato da Filippa Alfano, è stato fondamentale.
Mentre i Volontari si prestavano alla pulizia dello spazio verde pubblico, altre Associazioni intrattenevano i minori presenti, con attività ludiche, ma ingegnosamente imperniate sulle tematiche relative al rispetto dell’ambiente ed alla raccolta differenziata (risorse e non rifiuti).
Per il quarto anno consecutivo, la Rete Palermo pulita, con il patrocinio del Comune di Palermo e di intesa con la RAP (immediato ritiro di quanto rinvenuto e differenziato), ha cercato di restituire spazi alla cittadinanza ma, a differenza degli anni precedenti, ha deliberato di organizzare l’evento conclusivo, aperto a tutta la cittadinanza, alle Istituzioni, alle Partecipate, previsto per il 13 novembre all’Ecomuseo del mare di via Messina Marine, 27.
In tale circostanza saranno narrate, anche visivamente e fotograficamente, tutte le tappe, compresa quella “fuori le porte”, ma fortemente desiderata e voluta presso il Giardino della Memoria di Isola delle Femmine.
La scelta del luogo è stata dettata dalla definizione più bella e più consona di ecomuseo: un patto con il quale una comunità si impegna a prendersi cura di un territorio (Hugues De Varine).
sabato 1 ottobre 2016
1 ottobre 2016 – il Volontariato ed il CeSVoP al Giardino della Memoria – Isola delle Femmine
Il 23 maggio 1992, sull'Autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, una carica di tritolo posta in un tunnel, che passa sotto l'asfalto autostradale, fu fatta esplodere dalla mafia, uccidendo il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo ed i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro.
Viene denominata la strage di Capaci ma, in effetti, è avvenuta nel territorio di Isola delle Femmine. I suddetti Comuni limitrofi, insieme a quello di Torretta, fanno parte di una unione di Comuni o meglio definiti Associazione di Comuni.
Il giardino della memoria e della vita (proposta dalla vedova Tina Montinaro Martinez) si sarebbe dovuto chiamare "Quarto Savona Quindici", che era il nome in codice della squadra che faceva la scorta al giudice Giovanni Falcone.
La Rete Palermo pulita ed il Tavolo minori del CeSVoP si sono rimboccate le maniche attivando la propria azione di pulizia ed di animazione per i più piccoli, imperniata sul rispetto dell’ambiente, sulla raccolta differenziata e sulla narrazione della strage, egregiamente realizzate dall'Associazione di Volontariato Mosaicando.
E’ stata una tappa ben diversa dalle solite, perché eravamo impregnati dai volti e dalle anime di coloro che hanno sacrificato la propria vita per lo Stato e per gli altri.
Quante persone percorrendo l’autostrada si soffermano, ricordano quel tragico 23 maggio.
Molti Cittadine e Cittadine si radunano quel 23 maggio.
Le istituzioni in primo piano, associando Paolo Borsellino e la sua scorta nonché tutti coloro che hanno perso la vita nell’esercizio delle proprie funzioni, declamano epiteti, dichiarando il proprio sostegno ed il proprio supporto.
Il Volontariato, come spesso avviene, è stato anticipatore di una tappa che:
- ha voluto “rinfrescare la memoria”, ribadendo che non si scende in campo solo in concomitanza con le stragi;
- la memoria ed il rispetto perenne nei confronti di coloro che hanno perso la vita per gli “altri”, devono essere consegnate ininterrottamente alle giovani generazioni;
- ha sottolineato che siamo già nel momento storico delle Città metropolitane e quindi dobbiamo incominciare a pensare, riflettere ed agire in modo più esteso e più coeso;
- che possono convivere attività ed azioni che vedono le giovani generazioni congiunte alle meno giovani;
- ha affermato la ricchezza della diversità e del Volontariato e come questo può collaborare con la Pubblica amministrazione;
- che la valorizzazione ed il rispetto dei beni comuni non riguarda solo pochi.
Abbiamo apprezzato la presenza partecipata del Sindaco di Isola delle Femmine Stefano Bologna e dell’Assessore Rossella Puccio, è ciò significa un impegno istituzionale affinché uno spazio abbandonato e trascurato possa riappropriarsi degnamente e decorosamente della memoria che rappresenta e sempre rappresenterà.
Vogliamo concludere con una frase che possa rivoltare le coscienze delle Cittadine e dei Cittadini “assenti”:
che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.
Giovanni Falcone
venerdì 30 settembre 2016
Le ragioni per dire no al “baratto amministrativo
E' tematica alquanto controversa che ha avuto, quasi, un suo epilogo.
L'Associazione, congiuntamente ad altre, sostiene che una strada da seguire, ma di parere opposto si è espressa la Corte dei conti, Veneto, parere n. 313/2016.
Siamo coscienti che l'amministrazione condivisa ed i patti di collaborazione siano ben diversi dal baratto amministrativo, anche se già applicato da diversi Comuni, ma necessita adottare i Regolamenti per l’amministrazione condivisa dei beni comuni.
Interessante e da trasferire quanto crea e realizza Labsus (laboratorio per la sussidiarietà) e comprendere se le Circoscrizioni, per abitanti e per dimensioni superiori a tantissimi Comuni, possano essere delegati a tale adozione.
Del resto se si parla di patti territoriali tra Comuni diversi, non dovrebbe essere difficile identificare le opportune strade.
Il baratto amministrativo è un contratto che viene stipulato tra una amministrazione pubblica e un cittadino.
Il cittadino per sanare la propria posizione debitoria svolge dei lavori utili come ridipingere i muri di un edificio comunale, curare i fiori in un giardino, verniciare una staccionata, ripulire le strade ed altro, sulla base di un elenco di progetti approvati (tratto da Wikipedia).
venerdì 16 settembre 2016
Arresto per i posteggiatori abusivi, i palermitani dicono no
L'arresto per i posteggiatori abusivi è una misura eccessiva", è questo il commento raccolto facendo un giro in città dopo la proposta di modifica al codice della strada del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ieri ha inviato una nota ai presidenti dei gruppi parlamentari e ai presidenti delle commissioni Giustizia di Camera e Senato. I palermitani dicono no alla proposta del primo cittadino, giudicandola "esagerata". La richiesta di Orlando prevede una modifica all'articolo 7 del Codice secondo la quale i posteggiatori - sanzionati una prima volta e diffidati dall'autorità - vengano sorpresi una seconda volta nell'esercizio abusivo dell'attività siano puniti con l'arresto da sei mesi ad un anno. A parlare, ai nostri microfoni, anche i diretti interessati. (di Giada Lo Porto)
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/arresto-per-i-posteggiatori-abusivi-i-palermitani-dicono-no/252051/252224
In effetti e purtroppo esistono episodi, azioni ed atti criminali molto più gravi nella nostra città.
I posteggiatori abusivi, se gentili ed educati, sono cittadini che cercano di sbarcare il lunario "quasi onestamente" non avendo alternative lavorative.
Diversa è la valutazione quando pretendono, minacciano, aggrediscono, procurano danni ai veicoli.
Questi sono comportamenti di pura violenza ed è corretto non poterli accettare.
In questo caso la pena deve esistere, ma non il carcere, sia per il sovraffollamento che per i costi che si riversano sui Cittadini e le Cittadine.
Meglio il Baratto amministrativo che consiste nel trasformare una sanzione pecuniaria (spesso non pagata in quanto nulla tenenti) in lavori di pubblica utilità.
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/arresto-per-i-posteggiatori-abusivi-i-palermitani-dicono-no/252051/252224
In effetti e purtroppo esistono episodi, azioni ed atti criminali molto più gravi nella nostra città.
I posteggiatori abusivi, se gentili ed educati, sono cittadini che cercano di sbarcare il lunario "quasi onestamente" non avendo alternative lavorative.
Diversa è la valutazione quando pretendono, minacciano, aggrediscono, procurano danni ai veicoli.
Questi sono comportamenti di pura violenza ed è corretto non poterli accettare.
In questo caso la pena deve esistere, ma non il carcere, sia per il sovraffollamento che per i costi che si riversano sui Cittadini e le Cittadine.
Meglio il Baratto amministrativo che consiste nel trasformare una sanzione pecuniaria (spesso non pagata in quanto nulla tenenti) in lavori di pubblica utilità.
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