mercoledì 18 novembre 2020

SCONGIURIAMO IL LOCKDOWN, PERÒ RIFLETTIAMO




di Vincenzo Marino – Presidente OdV Movimento dei Cittadini Sicilia

Molte le proteste contro le disposizioni restrittive del Governo e delle Amministrazioni regionali e comunali.
Ma tali disposizioni sono indirizzate a contenere la propagazione del COVID19 che sta dimostrando di essere ancora tanto potente da proseguire la distruzione di tante vite umane.
Necessita tenere in considerazione lo stato di contagiosità che avrà origine da quali misure sono state attivate, dalla loro efficacia e quanto rispettate. Quindi se l’indice Rt rimane stabile l’epidemia pian piano si va riducendo, ma, purtroppo, attualmente si registrano valori inquietanti.
Determinati comportamenti strafottenti stanno a significare che molti non hanno provato che significa perdere una persona cara, che con sofferenze e senza alcun conforto è stata rubata agli affetti.
Necessita riflettere, perché le misure di contenimento non devono essere vissute esclusivamente come limitazioni delle libertà personali, ma si rendono indispensabili comprendere che è fondamentale rallentare, in modo significativo, la pressione sulle strutture ospedaliere e sui reparti di terapia intensiva che in diverse città sono quasi al collasso.
Tale rallentamento comporterebbe una richiesta di gran lunga contenuta che potrà consentire di diminuire la tensione e quindi potere meglio curare e, di conseguenza, salvare più vite umane.
Significherebbe dare un po’ di tregua al Personale medico, paramedico e delle ambulanze anche loro allo stremo e distogliendo pressione e stress sulle loro famiglie.

Con l’augurio che quanto prima l’effetto degli auspicati vaccini possano sconfiggere la pandemia, il pensiero è rivolto al Personale del comparto sanitario ed in particolare ai volontari e precari ai quali dovrà essere riconosciuto quanto hanno fatto e rischiato procedendo alla loro stabilizzazione.
Parallelamente sarà necessario il rafforzamento del sistema sanitario pubblico, dato che la crisi pandemica ha messo in evidenza la sua debolezza, inadeguatezza e fragilità, pur tenendo conto delle varianti da Regione a Regione.
Mai più chiusure e trasferimenti di reparti ed attrezzature non utilizzate, perché le altre patologie continuano ad esistere ed alle cittadine ed ai cittadini non è più possibile chiedere spostamenti territoriali, subire lunghe liste di attesa per esami diagnostici e/o visite mediche, nonché sopportare estenuanti turni, spesso in condizioni alquanto problematiche.

La spesa sanitaria non è un optional.

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